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J-Beauty VS K-Beauty: quali sono le vere differenze?

(Immagine: sinistra, Innisfree; destra, Naris Cosmetics)

 

Negli ultimi anni, l’interesse per la skincare coreana è cresciuto in modo esponenziale anche in Italia. Questo successo si deve a un mix vincente tra cultura pop, strategie di marketing e il ruolo centrale dei beauty influencer. I social media hanno reso virali routine in dieci step, maschere in tessuto e prodotti dal packaging irresistibile, portando la K-Beauty sotto i riflettori globali.  

Per contro, la sua cugina J-Beauty, la skincare che viene dal Giappone, è ancora poco conosciuta a livello globale al di là di qualche grande nome della cosmetica. Storicamente, la maggior parte dei brand giapponesi ha finora preferito concentrarsi unicamente sul mercato interno o al massimo asiatico; anche per il Giappone però sta crescendo il desiderio di spingersi fuori dai confini del paese e parlare ad un pubblico sempre più ampio. Da qui la missione di Fujihada: introdurre brand di J-Beauty sul mercato europeo.

Ma la skincare coreana e quella giapponese sono la stessa cosa? Scopriamo insieme somiglianze e differenze.  

Un mercato dinamico e globale  

Il mercato dei cosmetici coreani è in continua espansione e accoglie facilmente nuovi marchi, anche grazie ad un ampio supporto finanziario da parte del governo locale, che promuove attivamente la nascita di nuovi brand e la loro partecipazione a fiere ed eventi, sia in Corea che all’estero. Le aziende coreane, pur operando in un paese con una popolazione relativamente ridotta, puntano fin da subito all’internazionalizzazione

La concorrenza è altissima, e per distinguersi i brand coreani adottano strategie creative: alcuni partono persino dall’ideazione della campagna pubblicitaria per poi sviluppare un prodotto ad hoc. 

Le routine: layering vs essenzialità 

La routine coreana è famosa per la sua generale complessità e l’uso di più prodotti leggeri e facilmente stratificabili. Ecco 10 passaggi tipici della K-beauty che potresti già conoscere: 

  • Doppia detersione 
  • Esfoliazione 
  • Tonico 
  • Essenza 
  • Siero 
  • Maschera in tessuto 
  • Contorno occhi 
  • Crema idratante 
  • Protezione solare 

L'utilizzo di tutti questi strati crea l'ormai celebre effetto glass skin, una pelle talmente liscia, lucida ed idratata da sembrare vetro. 

 


La skincare giapponese: equilibrio, semplicità, efficacia 

La skincare giapponese si basa invece generalmente su un approccio più essenziale e minimalista, basato anche solo su 3-4 passaggi totali. L'effetto finale è più naturale e ricerca una bellezza semplice e senza sforzo, imperfetta ma genuina, fondata sull'unione tra aspetto esteriore e benessere fisico e psicologico.

La parola d’ordine è equilibrio: meno prodotti, ma massima attenzione alla qualità delle materie prime e alla sicurezza. L’obiettivo non è solo l'effetto estetico nell'immediato, ma la prevenzione dei segni dell’invecchiamento e il rafforzamento della barriera cutanea. 

A causa dell'ambiente unico in cui si è sviluppata, la skincare coreana ha bisogno di essere il più possibile veloce e dinamica: per questo i brand K-beauty puntano spesso ad un effetto che sia quanto più possibile immediato, con prodotti che contengono attivi ad alte concentrazioni.

Questo approccio può però rivelarsi una spada a doppio taglio, soprattutto per chi soffre di pelle sensibile: un'eccessiva concentrazione di attivi può infatti risultare troppo aggressiva e danneggiare il naturale equilibrio della pelle, causando reazioni impreviste e sfoghi cutanei.

Per contro, la J-Beauty tende ad essere meno focalizzata sull'effetto istantaneo e si concentra di più su un concetto di ritualità e costanza: la cura della pelle è un momento a cui dedicarsi ogni giorno ed ogni sera, con pochi prodotti ben selezionati. Così facendo, i risultati saranno chiari e duraturi nel tempo, e sarà possibile prevenire per quanto possibile fenomeni inattesi.

 

 

In questo articolo si parla ovviamente di generalizzazioni: il mondo della skincare è vasto e molto variegato, anche all'interno dei singoli paesi.

In conclusione, possiamo affermare che entrambe le filosofie hanno molto da offrire: Corea e Giappone hanno ottimi prodotti, frutto di ricerca ed innovazione, ma un approccio diverso alla cura della pelle. 

Fujihada ti offre una piattaforma dedicata alla J-Beauty in tutte le sue declinazioni: continua a seguirci ed iscriviti alla nostra newsletter per continuare a scoprire di più su questo mondo ancora poco esplorato.